Autore:
Tagore Rabindranath
Traduttore: Falci Marcella Editore: Donzelli Genere: Narrativa straniera Anno: 2006 EAN: 9788860360687 Pagine 173 - 14x22 - rilegato |
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Prezzo copertina: € 19,50 Sconto: 50% Prezzo: € 9,75 Risparmio: € 9,75 |
La lotta perenne tra sensibilità e crudeltà, tra ingenuità ed erotismo, tra natura e spirito, tra donna e uomo: i racconti di Tagore genio indiano della letteratura mondiale tra Otto e Novecento non si limitano a dipingere con stupefacente maestria le tensioni e le pulsioni che fanno grande ogni grande letteratura; le calano corposamente nel paesaggio materiale e simbolico di un´India coloniale alle prese con la modernità. E per rendere meglio l´allucinata contraddizione, le vestono dei panni di spiriti e di scheletri parlanti, di umanissimi e impalpabili fantasmi. Su tutto aleggia un´aura di mistero, la consapevolezza di quanto l´uomo possa restare prigioniero dei suoi sogni; l´illusione è la prima apparenza della verità, ha detto Tagore. Ed ecco la sostanza dei suoi racconti, popolati da inquietanti creature che pencolano tra questa ed altre vite, e che in preda ai loro tormenti amorosi creano un turbinio di immagini in cui non sempre è la morte ad avere l´ultima parola. All´alba del XX secolo, l´Occidente aveva guardato a Rabindranath Tagore come al padre nobile dell´India e per questo nel 1913 lo aveva voluto Premio Nobel per la letteratura. Del resto, l´integrazione tra la cultura orientale e l´Occidente era stata sin da subito una costante della sua opera di intellettuale, che si definiva il frutto di un incontro fra tre culture: quella induista, quella mussulmana e quella britannica. Ma dopo i fasti di inizio secolo, l´Occidente è sembrato dimenticare Tagore, relegandolo in quella dimensione spirituale e a tratti mistica che aveva spinto Ezra Pound e W. B. Yeats a osannarne la poesia. Questa raccolta, di recente pubblicata in traduzione inglese e francese, ripropone alla cultura occidentale e svela per la prima volta al pubblico italiano l´originalissima prosa di un grande maestro, la cui vena immaginifica si sposa con una straordinaria precisione descrittiva, toccando i vertici assoluti del racconto contemporaneo