Autore:
La Rochelle Drieu Pierre
Traduttore: Bianchi Paolo Editore: SE Genere: Narrativa straniera Collana: Testi e documenti SE Anno: 2010 EAN: 9788877108319 Pagine 265 - 13x22 - Brossura |
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Drieu La Rochelle concepì l´idea di scrivere un romanzo in cui Van Gogh fosse il personaggio chiave nell´estate del 1944, precedentemente al suo primo tentativo di suicidio. Il 14 luglio scrive nel suo Diario di ritenere Van Gogh il pittore che illuminerà l´ultima visione dell´irreale. In quelle che avrebbero dovuto essere le sue ultime settimane di vita, se ad agosto il destino non si fosse opposto alla sua volontà di morire, Van Gogh appariva a Drieu come un fratello, un fratello maggiore, non tanto per la comune volontà di darsi la morte quanto per un´affinità di percorso spirituale. Entrambi sono stati divorati dalla visione, ma non hanno percorso fino in fondo la stretta via che conduce alla liberazione. [...] Nell´ottobre del 1944 Drieu, che si rifugia in campagna, nei pressi di Parigi, ritrova il gusto di vivere, e così riprende la vita dal punto in cui l´aveva lasciata, riprende in mano la penna che credeva di aver posato per sempre il 12 agosto 1944. Il 15 ottobre scrive nel Diario: Questa esperienza non ha dunque cambiato niente? Riprendo il solito tran tran: il diario, un romanzo. Se continua così ricomincerò a scrivere anche di politica. Opera incompiuta, scritta di getto, non rivista nelle parti già scritte, è a suo modo un´opera perfetta. Forse, come riteneva lo stesso Drieu, il suo lavoro più alto. E poi il Dirk Raspe è l´addio straziante di Drieu alla vita, il suo ultimo sguardo posato sul mondo. Subito dopo, ha smesso di guardarci e si è ucciso. (Dallo scritto di Pierre Andreu).