Autore:
Cameron Peter
Traduttore: Oneto Giuseppina Editore: Adelphi Genere: Narrativa straniera Collana: Fabula Anno: 2013 EAN: 9788845927768 Pagine 177 - 13x21 - brossura |
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John e Marian, coppia di facoltosi quarantenni, attendono nella loro villa di campagna l´arrivo di Lyle, critico d´arte di New York, nell´anniversario della morte di Tony, fratello di John e compagno di Lyle per nove anni. Quest´ultimo si presenta però insieme a Robert, ventiquattrenne pittore di origini indiane: circostanza fatalmente destinata a trasformare il placido soggiorno che i tre avevano programmato in una sequenza di momenti imbarazzanti e carichi di tensione. Ma se l´ansiosa Marian sembra essere l´unica ad accorgersene e John si chiude in un laconico riserbo, Lyle fa di tutto per apparire disinvolto. Il suo ultimo libro, in cui descrive la pittura contemporanea come «un´arte moribonda», ha avuto un successo di pubblico inaspettato, e grazie all’adorazione del giovane Robert si è di nuovo attaccato «alla speranza, all’attesa, all’idea che la sua vita stia per cambiare». Eppure, come Lyle imparerà a proprie spese, «lo scorrere dei giorni leviga il dolore ma non lo consuma: quello che il tempo si porta via è andato, e poi si resta con un qualcosa di freddo e duro, un souvenir che non si perde mai». È infatti nelle situazioni più ordinarie – una cena in giardino, una nuotata nel fiume accanto alla casa – che l´assenza di Tony si fa insopportabile, costringendo i tre amici a sollevare il velo di falsa naturalezza che maschera ansie inespresse e antichi dolori. Anche in questo romanzo avvolgente Cameron si mostra come pochi capace di dosare satira e introspezione, per condurci fino a quel luogo della coscienza dove si celano le domande più dure, sull’impossibilità di conoscere una persona come sulla incerta base dei rapporti sociali.