Curatore: Canosa Michele Editore: Le Mani Genere: Cinema Anno: 2005 EAN: 9788880120292 Pagine 243 - 14x21 - foto in b/n |
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Dai primi esperimenti canadesi a A History of Violence, una cosa risulta oggi chiara: David Cronenberg è riconosciuto come uno dei più inventivi e coerenti registi del cinema contemporaneo. Eppure la sua consacrazione si è accompagnata a immancabili malintesi, che a lungo hanno costretto il cineasta tra le definizioni di artigiano dell´horror e quella altrettanto riduttiva del profeta della Nuova Carne. Da qui ha preso le mosse l´dea di questo volume. Un attraversamento di temi, figure, ossessioni del cinema di Cronenberg lacerante, deflagrante, irriducibile all´ordine del visibile vigente. Questa ´bellezza interiore´, con la sua accurata ricerca iconografica, pur seguendo una curva, cronologica, si dispiegava come la carta di un cielo insanguinato, o una tavola anatomica, o la riproduzione di un corpo segnato da ferite. Dispieghiamo ora un altro settore della carta e l´aggiorniamo. Questo è il gesto di riproposta del libro. Troviamo altri luoghi, ma lo spazio è il medesimo, riconoscibile. (Quanto basta perché Cronenberg si confermi ´autore´.) Le lamiere delle automobili incontano la carne: Crash (1996), da J.G. Ballard, dopo Godard, prima di Lady Diana. Un ragno bambino impaniato nella tela ma-terna (da P. McGraph): Spider (2002) non diventerà mai un supereoe. Piuttoso, dai fumetti (di J. Wagner e V. Loche), un eroe medio e barman, A History of Violence (2005), terribile, da ridere anche. ´Existenz´, la sola che ci tocchi, diventa eXistenZ (1999), un videogioco, non proprio un remake di Videodrome (1982), ma un prosieguo, allo stato dei giorni come questo libro.