Autore:
Moresco Antonio
Editore: Mondadori Genere: Narrativa Italiana Collana: Libellule Mondadori Anno: 2014 EAN: 9788804638582 Pagine 155 - 13x21 - brossura |
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C´era una volta un vecchio pazzo che viveva su un marciapiede, circondato da una corolla di cartoni e di stracci, vegliato solo da un colombo ferito. Forse un tempo è stato un uomo importante, ma nessuno ne ha più memoria, nemmeno lui stesso. La sua vita procede immutabile, scandita dall´avvicendarsi del sole e della pioggia, dalla buona sorte di trovare in fondo a un cestino qualche succulento scarto della vita urbana. Finché succede una cosa incredibile. Una meravigliosa ragazza dal corpo morbido e profumato incrocia gli occhi assenti del vecchio, gli sorride, lo porta a casa con sé, lo lava, lo ama. La nuova vita felice dura un tempo breve. Un giorno il vecchio - come prima è stato inaspettatamente riconosciuto e salvato - viene abbandonato e, lontano dalla meravigliosa ragazza, s´incammina verso la città dei morti, mentre la neve ricopre tutto. Ma, a questo punto, succede un´altra cosa incredibile... Secondo le parole di una straordinaria visitatrice del mondo fiabesco come Cristina Campo, a chi va, nelle fiabe, la sorte meravigliosa? A colui che senza speranza si affida all´insperabile. Così la storia del vecchio pazzo non finisce qui, ma supera di slancio la soglia dell´impossibile, si addentra nel buio e lo trascende. Meditazione estrema e inattuale sull´amore dietro un velo di desolazione e dolcezza, questa fiaba controcorrente indica un diverso cammino in questi tempi di chiusura degli orizzonti, ridando spazio all´invenzione della vita e del mondo. In attesa dell´uscita de Gli increati, che concluderà l´opera della sua vita, Moresco ci sorprende ancora con questo libro inatteso e ispirato, che si svolge nel regno assoluto della fiaba. Il regno dei vivi e dei morti, che ha origine là dove ogni speranza terrena finisce. Come scrive sempre la Campo, la caparbia, inesausta lezione delle fiabe è la vittoria sulla legge di necessità, il passaggio costante a un nuovo ordine di rapporti e assolutamente nient´altro, perché assolutamente niente altro c´è da imparare su questa terra.