Un caffè molto dolce

Descrizione

E´ per un caso che la narratrice si imbatte nella foto (e nella vicenda romanzesca) di Severino Di Giovanni, anarchico italiano emigrato in Argentina e fucilato a trent´anni nel 1931. Ma è un amore a prima vista che si trasforma a poco a poco in una specie di destino, in una attrazione misteriosa, magnetica, eroica ed erotica, in una venerazione ossessiva per l´eroe sconosciuto (poco noto da noi ma leggendario in Argentina). Il romanzo percorre le tappe di questo amore fra una ragazza di oggi, viva e passionale, e un uomo morto mezzo secolo prima. La protagonista parte per l´Argentina e riesce a rintracciare e incontrare i superstiti dell´epoca tra i quali la seconda moglie di Severino, sposatasi con lui a diciassette anni, che ne dà un ritratto di prima mano: la sua fede anarchica, la febbrile attività di propagandista e di attentatore, la loro storia d´amore, la cattura e la condanna a morte. Mentre riemergono i frammenti del passato, la ricerca si sviluppa come narrazione parallela: compaiono altri personaggi dell´Argentina di oggi, o bizzarri sopravvissuti di un tempo diverso nascosti nelle sterminate periferie di Buenos Aires o nelle pianure dell´entroterra. Emergono ambienti spariti, come quello degli emigrati italiani in Sudamerica all´inizio del secolo, i gruppi dei sovversivi e degli anarchici con i loro sogni assoluti. La lettura appassiona e incuriosisce e ciò che affascina e rende raccontabile e credibile il tutto è la fusione di passato e presente, l´incontro di due epoche.