Autore:
Clementi Marco
Editore: Odradek Genere: Storia Collana: Saggi e studi Anno: 2007 EAN: 9788886973854 Pagine 316 - 16x24 - brossura |
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la storia dellincomponibilità del rapporto tra intellettuali e potere in Urss. La ricerca ricostruisce i principali punti di conflitto tra Stato e letteratura in generale e tra realtà politica del socialismo reale e intelligencija in particolare, sulla base di una notevole mole di documenti. La nuova società sovietica postrivoluzionaria aveva fortemente sedotto la grande maggioranza degli intellettuali, in quanto apriva strade inesplorate per lingegno; anzi, la rivoluzione bolscevica fu vista come palingenesi sociale anche e soprattutto dagli artisti e dagli intellettuali. Quando, alla morte di Stalin, questi pensarono potesse avere inizio un processo di liberalizzazione, si trovarono davanti linerzia e lottusità burocratica. Lo schema politico a partito unico che aveva permesso la trasformazione della Russia contadina in una potenza industriale al prezzo di un lungo periodo di repressioni, che aveva retto e vinto la guerra per la sopravvivenza della patria socialista assediata, diventa in tempi di pace, sia pure sotto forma di guerra fredda un freno insopportabile per una società ormai molto articolata e complessa.La contrapposizione tra il dissenso da una parte, e lo Stato e il Partito dallaltra, durò a lungo fino al collasso di questi ultimi; il dissenso, separato dalla società civile, proveniente e alimentato dallirrisolto etnico, attraversato anche da frammenti anarchici e marxisti, non è tuttavia riuscito a informare di sé la società postsovietica.Partendo dalleredità di Anna Achmatova e di Boris Pasternak, raccolta da Iosif Brodskij e Andrej Sinjavskij, il libro ripercorre lo sviluppo delle idee di libera creazione e coscienza attraverso gli uomini e le donne che maggiormente riuscirono a interpretarle, da Esenin-Volpin a Tverdochlebov, da Daniel a Gorbanevskaja, da Ginzburg passando per Amalrik fino a giungere alle icone del dissenso, Sacharov e Solzenicyn.