Autore:
Augias Corrado
Editore: Rizzoli Genere: Storia d´Italia Collana: Saggi Rizzoli Anno: 2012 EAN: 9788817055079 Pagine 168 - 14x22 - rilegato |
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In novant´anni di storia, dal 1922 al 2011, abbiamo avuto il Ventennio fascista e il quasi-ventennio berlusconiano: per poco meno di metà della nostra vicenda nazionale abbiamo scelto di farci governare da uomini con una evidente, e dichiarata, vocazione autoritaria. Perché? Una risposta possibile è che siamo un popolo incline all´arbitrio, ma nemico della libertà. Vantiamo record di evasione fiscale, abusi edilizi, scempi ambientali. Ma anche di compravendita di voti, qualunquismo: in poche parole una tendenza ad abdicare alle libertà civili su cui molti si sono interrogati. Da Leopardi a Carducci che dichiarava ´A questa nazione, giovine di ieri e vecchia di trenta secoli, manca del tutto l´idealità´, fino a Gramsci che lamentava un individualismo pronto a confluire nelle ´cricche, le camorre, le mafie, sia popolari sia legate alle classi alte´. Per tacere di Dante con la sua invettiva ´Ahi serva Italia, di dolore ostello!´ e di Guicciardini con la denuncia del nostro amore per il ´particolare´. Con la libertà vera, faticosa, fatta di coscienza e impegno sembriamo trovarci a disagio, pronti a spogliarcene in favore di un qualunque Uomo della Provvidenza. L´ultima occasione perduta è stata Tangentopoli, una grande spinta di rivolta contro la corruzione cui non è seguita una stagione di rinnovamento, bensì un periodo tra i più bui della nostra democrazia. Pesa su questo atteggiamento la particolarità di una storia difficile e divisa. Lo spirito civico, infatti, non si improvvisa. La lealtà e l´orgoglio nazionale non si istituiscono per decreto. Ma se c´è un momento in cui avremmo bisogno di una svolta, di un empito d´orgoglio nazionale, è proprio l´attuale. Questo libro, un´indagine colta e curiosa su una pericolosa debolezza del nostro carattere, è anche un appello a ritrovare il senso alto della politica e della condivisione di un destino. La libertà, intesa come il rispetto e la cura dei diritti di tutti, non è un´utopia da sognare ma un traguardo verso cui tendere.