Addio, mia unica

Descrizione

Il mio cuore non è con me ma con te, e se non è con te non è in nessun luogo. E se tu sarai con me quando lascio me stessa, non sarò sola. Le parole di Eloisa abbandonata sul petto di Abelardo si addicono anche al destino di Guglielmo di Oxford, testimone e narratore di una vicenda d´amore che supera le barriere del tempo. Allievo del più celebrato filosofo del dodicesimo secolo, Guglielmo ha vissuto nell´ombra di Abelardo, padrone assoluto delle parole ma niente affatto padrone di se stesso, condividendone gli entusiasmi e le miserie, e soprattutto amando la stessa donna, la bellissima e dottissima Eloisa, apparsa nel manto azzurro, un fiore d´oro nei capelli, in una Parigi infiammata dalle grandi dispute dottrinarie. Con loro e per loro Guglielmo è vissuto, senza mai lasciarli nelle avversità più devastanti, facendo passare il suo dolore dietro il loro, amandoli entrambi nel loro stesso respiro. Subisce le rabbie grandiose dell´uno e la dolce determinazione dell´altra, rischia la castrazione riservata ad Abelardo e la condanna per eresia; e nel momento più cupo della separazione forzata dei due amanti resta solitario custode del Paracleto, il monastero fondato dal filosofo e donato all´amata una volta divenuta religiosa. lui che consegna le spoglie di Abelardo, morto nell´abbazia di Cluny, a Eloisa, ricevendone in cambio il pegno più segreto della loro passione. lui che ne fissa le voci scrivendone le lettere, che poi nasconde in una nicchia per salvarle dalle ingiurie della storia e degli uomini: come Abelardo e come Eloisa, Guglielmo lascia nel mondo delle tracce d´amore, le sole capaci di far sì che nessuna vita sia vana. Addio, mia unica sono le parole che suggellano l´esistenza di ciascuno dei tre protagonisti di una passione che, esaurito l´afflato dei sensi, si compie nell´abbandono dentro l´amore divino.