I fiori del male

Descrizione

La pubblicazione de I fiori del male, nel 1857, fece immediatamente scandalo. Baudelaire fu accusato di offendere la pubblica morale e il buon costume, venne processato insieme al suo editore e fu costretto a eliminare, nella seconda edizione, numerose liriche ritenute immorali. Già dal titolo sembra che I fiori del male voglia scandalizzare: è possibile ricavare la bellezza dal male? Le sei sezioni di cui si compone l’opera (Spleen e ideale, Quadri parigini, Il vino, Fiori del male, Rivolta, La morte) costituiscono le tappe di un itinerario simbolico attraverso le sofferenze e i turbamenti dell’anima. Dibattuta tra due principi contraddittori, lo “spleen”, vale a dire l’angoscia universale, e l’ideale, spesso identificato nell’alta missione del poeta che guarda alla bellezza e alla perfezione, la coscienza deve combattere una lotta senza fine. Alla ricerca di una tregua, essa sperimenta di volta in volta i piaceri dei sensi, i paradisi artifi ciali delle droghe e dell’alcol, il sogno e il ricordo. Ma alla fine è la morte, tema centrale dell’ultima parte del volume, che concede la migliore consolazione. Attraverso le forme più diverse, Baudelaire offre ai lettori una delle opere poetiche più originali dai tempi di François Villon. I fiori del male non è solo un’autobiografi a in versi, ma la dimostrazione di come il poeta sappia intervenire sul materiale caotico del suo vissuto. La poesia offre infatti a Baudelaire un mondo che corrisponde ai suoi desideri, dove tutto può essere ordine e bellezza.